Come nascono gli incendi, opera prima di Michele Arena, è un romanzo corale, in cui si
alternano i punti di vista di cinque personaggi, tre adolescenti e due adulti. Quello che
potremmo definire il protagonista è senza nome: un ragazzo che vive in periferia, frequenta
un istituto professionale ed è segnato dalla perdita del padre, avvenuta qualche anno prima,
e dall’allontanamento da casa della sorella Giulia. Gli altri due sono i suoi migliori amici:
Ismail, ossessionato dalle ragazze e “perseguitato” dai fratelli maggiori, e Rachele, ragazza
dotata di una forte personalità, ma allo stesso tempo fragile, impaurita dal mondo degli
uomini. La vicenda ha inizio quando Adele, madre del protagonista e quarta voce del
romanzo, scopre di avere un tumore e seguirà tutto il decorso della malattia. La quinta voce,
invece, apparirà solo verso la fine del romanzo ad annodarne alcuni fili. La malattia di Adele
è il principale, ma non l’unico, dei tanti incendi che divampano nel breve tratto di vita dei
protagonisti che Arena ci racconta. L’incendio è una sorta di svolta nelle loro esistenze, un
punto di rottura che li catapulta in una nuova dimensione senza che i protagonisti abbiano –
almeno inizialmente – gli strumenti per affrontarla. Incendi che divampano in modo tanto più
esteso quanto più mancano ai personaggi le parole per nominare le emozioni che li
provocano.
Da sempre sono convinto che la letteratura di formazione sia uno strumento
imprescindibile di educazione sentimentale, di alfabetizzazione delle emozioni. Questo lo sa
bene Michele Arena, educatore di professione e animatore del Porto delle storie, scuola di
scrittura no-profit ispirata a Dave Eggers e alla sua Valencia 826. Ecco infatti che Come
nascono gli incendi traccia la via che parte da “Non sarai più solo” a “Perché so come ti
senti”, frasi con cui il volume si apre e si chiude, mostrandoci come l’adolescenza sia l’età
dei legami, dell’empatia, molto più di quanto il mondo degli adulti si immagini. Un esordio
davvero convincente, anche per la bravura con cui l’autore dà ai suoi personaggi voci diverse, tutte
credibili, e con la quale punteggia di profonda ironia, in una vicenda complicata e dolorosa,
la loro riflessione sulle relazioni, sugli adulti, sul mondo.
Matteo Biagi (da LiBeR 130)
Come nascono gli incendi
Michele Arena,
Mondadori, 2020, 348 p.
(Chrysalide)
€ 18,50 ; Età: da 14 anni