Un albo dalla copertina attraente che gioca con belle illustrazioni piene di colori e fisionomie diverse, con uno sguardo che si allarga a comprendere sempre più persone, nella loro varietà visibile e soprattutto in quella verità dei destini individuali che si può solo immaginare.
Nel testo si succedono numeri sempre più grandi, in un’illusione aritmetica che svela da subito la propria giustificazione ludica e narrativa.
L’albo è perfetto nella lacunosità ribadita, nell’ ambiguità poetica, nella resa di una impossibilità che è possibilità narrativa: inventare ciò che non sappiamo, intuire, immaginare ciò che le illustrazioni non possono dire, oppure che potrebbero contraddire.
Il libro è un perfetto esempio di come si possano guardare le immagini per produrre domande e moltiplicare possibilità narrative; è felicemente corale, ricco di suggestioni, spunti per riflessioni filosofiche sull’umanità e senz’ altro adatto per letture che coinvolgano bambini e ragazzi in prosecuzioni dialettiche che possono implicare riflessioni critiche sulle rappresentazioni dei media.
Il testo descrive numero e caratteristiche nascoste di alcuni fra i personaggi rappresentati in ogni pagina, chiedendo: chi è il personaggio menzionato? Chi ha paura, chi ha una sorpresa che lo attende? Sono domande da scrittori, romanzieri che rincorrono trame possibili, intrecciate, sospese, da seguire come tracce nascoste o da inventare. Il gioco, intelligente e acuto, mostra come non si possano applicare schemi predefiniti e stereotipi alle persone senza fare torto alla complessità delle esperienze umane. Da vicino nessuno è normale, diceva Franco Basaglia. Tutti quanti contano, dice questo libro importante, con un bel gioco di parole, soprattutto per ciò che da fuori non si vede, per gli universi personali e nascosti di ognuno, semplicemente per il loro essere umani.
La conseguenza logica è dare un freno al giudizio affrettato e senza appello, fare un passo indietro per vedere meglio, non lasciare che lo sguardo sia imbrigliato da simboli o etichette, non fidarsi delle apparenze e recuperare, in quell’ esitazione salvifica, attraverso l’esercizio di uno sguardo obliquo che restituisca rotondità, il rispetto per gli altri, per tutti gli altri.
Marcella Terrusi (da LiBeR 126)
Tutti quanti contano
Kristin Roskifte
Emme, 2019, 64 p.
(Album)
€ 15,00 ; Età: da 5 anni