Le avventure di Robinson Crusoe (1719), in quanto capostipite del moderno romanzo d’avventure, ha dato luogo a prosecuzioni, imitazioni e riduzioni per ragazzi più o meno felici, tra cui La scuola dei Robinson di Verne, I Robinson italiani di Salgari e Sette Robinson su un’isola matta della Pitzorno.
Questa di Lawrence è al momento l’ultima “robinsonade” ispirata al modello classico, non ripetitiva e banale, ma originale e avvincente nell’ideazione e nello svolgimento. Durante un’escursione lungo la costa dell’Alaska la barca dello zio Jack con il dodicenne Chris e Frank, anche lui orfano più grande di un paio di anni, rabbioso e aggressivo (perché?), naufraga. Solo i ragazzi si salvano in una terra deserta e inospitale dove trovano una capanna sgangherata con alcuni oggetti recuperati, mentre spiaggia e scogliera sono cosparse di relitti dello tsunami del Giappone: due piccoli Robinson in un mare di plastica.“Siamo tutti naufraghi” diceva la mamma – ricorda Chris. Intorno c’è solo foresta selvaggia e un albero solitario, nero e scheletrico con delle bare contenenti ossa sui rami più alti, forse vecchie sepolture di popolazioni native. Chris fa amicizia con un corvo, che battezza Giovedì e che svolgerà un ruolo importante nella vicenda. Domina la paura per la natura ostile e gli animali, presenze simboliche e reali, sibili e gracidii notturni di bocche senza denti labbra lingue e ululati di lupi affamati e la presenza incombente di un orso grizzly (che ricorda le atmosfere inquietanti della Bambina che amava Tom Gordon di Stephen King).
Opprime e deprime i ragazzi l’ansia per l’attesa continua e delusa della salvezza. La tensione narrativa cresce ancor più con l’arrivo dell’inverno che porta pioggia, freddo, neve. La situazione si fa disperata allorché i salmoni, unico cibo con le alghe bollite e le bacche, finiscono. Anche Giovedì muore, ma prima reca un ultimo dono. La svolta giunge con l’inattesa rivelazione di un segreto da parte di un ragazzo che provoca una lacerazione dolorosa nell’ altro.
Il libro ha un innegabile fascino anche per il lettore adulto, nel quale tristezza, trepidazione e speranza per le sorti dei ragazzi si susseguono.
Fernando Rotondo (da LiBeR 126)
The skeleton tree
Iain Lawrence
San Paolo, 2019, 288 p.
(Narrativa San Paolo Ragazzi)
€ 18,00 ; Età: da 12 anni
Fernando Rotondo