Einaudi porta in Italia Heimat di Nora Krug, tedesca naturalizzata americana: si tratta di un’operazione di visual memories senza precedenti, che acquista ulteriore valore se letta in parallelo con MetaMaus di Art Spiegelman. Entrambi gli autori si interrogano su cosa abbia significato per i loro parenti vivere sotto il nazismo e ambedue hanno operato una ricerca etica, prima ancora che artistica, per indagare la storia affrontando le implicazioni che ciò avrebbe potuto comportare sul piano delle relazioni familiari.
L’opera, già pluripremiata (da The New York Times, The Guardian, The Comics Beat, National Book Critics Circle Award, Moira Gemmill Prize), presenta un elemento che la rende unica: dà voce a quel sentimento tedesco che, a partire dagli orrori del secolo breve, si misura tra vergogna, senso di colpa e smarrimento, una dimensione che ricorda, in maniera amplificata, il peccato originale. Stupefatta che ancora oggi qualcuno le rivolga per scherzo il saluto nazista, la Krug ha deciso di far luce sui sentimenti ambivalenti, fusi e confusi che accompagnano le giovani generazioni tedesche.
Il risultato delle sue indagini storiche, artistiche e morali è commovente, poetico, ben documentato: l’autrice ha creato una miscellanea tra reperti d’archivio, fotografie e oggetti rinvenuti nei mercatini tale da restituire al lettore il suo viaggio nella storia di famiglia, tra timori, incertezze, verità affioranti da vecchi documenti.
Heimat è la parola che in tedesco dà conto di quella sensazione di “casitudine” che fa percepire familiare un luogo indipendentemente dal fatto di conoscerlo, in virtù di elementi non sempre immediatamente definibili che riconducono a una sensazione impalpabile di appartenenza.
Heimat è una sorta di resoconto individuale e universale sul significato di essere tedeschi oggi, dopo che l’angelo della morte che per decenni è stato posto sulle spalle del solo popolo tedesco.
Viaggiare dentro le responsabilità dei vari paesi è operazione complessa cui la Krug non si dedica, mantenendo un taglio intimo, personale, onesto, a partire dalla cerchia degli affetti più vicini per tentare di capire quali debolezze umane possano consentire, oggi come allora, di scivolare nella mostruosità.
Francesca Romana Grasso (da LiBeR 126)
Heimat
Nora Krug;
trad. di G. Granato
Einaudi, 2019, 288 p.
(Einaudi. Stile libero extra)
€ 19,00 ; Età: da 12 anni