Gaia Guasti, ill. di Simona Mulazzani
Camelozampa, 2018, 32 p.
(Le piume)
€ 15,00 ; Età: da 5 anni
Possiamo credere di essere noi a far sorgere il sole, o di essere il motivo per cui la mucca fa il latte e la terra esiste? Naturalmente no, perché siamo adulti e consapevoli e saggi. Siamo lucidi e razionali e sappiamo di non avere tale potere: in effetti, qualora lo pensassimo, saremmo ritenuti folli. Ma un bambino può sentirsi padrone del mondo e goderne, e può dirlo senza timore. Come il bambino del libro, sicuro di essere lui la ragione per cui tutto accade: il pane cotto nel forno, le nuvole in cielo, le fusa del gatto. Le uniche cose di cui sente il bisogno sono la risposta di una voce al suo richiamo e una mano da toccare al momento di dormire. Allora può anche andare a letto, stanco della sua intensa giornata ma tranquillo che l’indomani al risveglio ritroverà tutto il suo mondo. È un bambino felice questo bambino onnipotente. E le immagini dell’albo, con la grazia e l’allegria delle colorate illustrazioni della Mulazzani ben rendono il suo senso di pienezza gioiosa, le sue ludiche esplorazioni e la serenità del suo mondo quotidiano. Accompagnano infatti il testo essenziale ed efficace della Guasti offrendo una piacevole interpretazione della forma di una creazione infantile del mondo. Con numerosi spunti per una lettura dialogica, dalla ricerca dei dettagli nelle figure, a molteplici domande e divagazioni sia sulla magia di stare al mondo che sulla propria personale sensazione di onnipotenza e l’ambito in cui si potrebbe usare, questo albo può diventare stimolante anche per l’adulto. Perché potremmo leggerlo come un invito a ritrovare in noi un pensiero bambino che è in definitiva pratica di felicità. E l’onnipotenza magica infantile che ci mostra potrebbe trasformarsi allora in una possibile chiave non solo per riappropriarci del nostro legame profondo col mondo naturale ma anche per scalzare il nostro io lamentoso e infelice, e sostituirlo con un io allegro e potente che abbia l’intensa sensazione di poter influire su quanto lo circonda. Lo sguardo incantato e magico potrebbe diventare allora rivoluzionario. E in una notte molto buia − come quella che stiamo attraversando − potremmo anche noi, adulti tornati bambini e un po’ matti, credere di poter accendere la luna e le stelle. E provare davvero a farlo. E, chissà, magari riuscirci.
Antonella Lamberti
(da LiBeR 122)