Ahmad Joudeh
DeaPlaneta Libri, 2018, 252 p.
€ 16,00 ; Età: da 14 anni
È una storia straordinaria che commuove e riempie di speranza quella raccontata da Ahmad Joudeh in Danza o muori, soprattutto perché alza il sipario su una realtà che noi conosciamo solo da lontano: la guerra, le bombe, la violenza più bieca. Come scrive nella prefazione Roberto Bolle, la danza ha dimostrato di essere una forza salvifica, perché l’arte ha davvero il potere di “elevare l’animo”, aiuta infatti a ritrovare “la nostra dimensione più pura e luminosa, la parte migliore di noi stessi e di tutta l’umanità”. Di origine palestinese, Ahmad racconta la sua infanzia vissuta a Yarmouk, in Siria, e la scoperta della sua passione per la danza che con il passare del tempo diventerà sempre più forte e totalizzante, anche per la volontà di evadere da una situazione familiare confusa e infelice per il disaccordo tra i suoi genitori. A questo si aggiunge la drammatica condizione politica siriana ancora irrisolta, che trasforma la vita quotidiana di ognuno in un inferno di distruzione e di morte. Per il padre, Ahmad non è degno di fare parte della sua famiglia. Il problema centrale è la scelta del protagonista di dedicarsi alla danza, considerata nel mondo in cui viveva poco virile, una cosa da “femmine”. Comincia così per il ragazzo una lunga e faticosa odissea, ma convinto che la danza per lui sia tutto, l’unica valvola di sfogo, continua a danzare, a seguire il suo percorso formativo dedicandosi nel poco tempo libero a insegnare ciò che ha imparato ai bambini di Damasco. Ahmad sente dentro di sé la danza come un dono che possiede e di cui è oscuramente consapevole fin da bambino senza sottrarsi ai sacrifici e alla fatica che deve affrontare giorno per giorno. Sempre più danzare investe ogni aspetto della sua esistenza rompendo regole, divieti e sprigionando in lui una forza vitale che, grazie anche alla presenza dei media, lo veicolerà verso il proprio destino. Si farà infatti conoscere per la sua bravura e il suo coraggio e comincerà una nuova vita in Europa, arrivando a realizzare il suo antico sogno, quello di esibirsi con il grande ballerino Roberto Bolle. Tutto questo non può che trasformarsi anche in un forte messaggio di pace e libertà per tutti.
Paola Benadusi Marzocca
(da LiBeR 122)
(da LiBeR 122)