Bufera
Robert Westall
trad. di A. Ragusa, B. Capatti
Rizzoli, 2018, 160 p.
(Narrativa Ragazzi)
€ 18,00 ; Età: da 13 anni
Due racconti brevi, storie di primi amori. Nel primo, Bufera, il crescere dell’attrazione amorosa fra Simon e Angela è descritto dallo sguardo decisamente maschile del ragazzo. Pochi i punti in comune fra i due: lei irreprensibile figlia del nuovo parroco del paese e lui di famiglia prossima all’ateismo, con qualche punta di dissacrante cinismo. Ma qualcosa scatta in Simon, ed è più potente di qualsiasi preconcetto, il Natale in cui Angela gli appare fisicamente trasformata, più attraente di come l’aveva lasciata qualche mese prima. La sua analisi è immediata: “Era la prima volta che qualcosa di terribilmente importante sfuggiva al mio controllo, e non riuscivo a sopportarlo. Ero atterrito”. È solo il primo di una serie di turbamenti, sui quali incombe l’occhio giudicante della comunità, la frustrante compostezza di quel “mite gregge di pecore anglicane”, fino al culmine di un’improvvisa bufera di neve che sancirà il suo profondo, incredulo incontro con l’universo femminile. Ed è verso un registro femminile che ci spostiamo in Chapel farm: Margaret accompagna alla deriva la storia d’amore appena sbocciata con Ralph; lo attira e lo respinge, si nega e si costringe a guardarlo allontanarsi, come semplice spettatrice di una forza che agisce in sua vece, quasi in un’estasi dell’abbandono: “era così che moriva l’amore? Con una decina di pugnalate reciproche? Quante pugnalate ci volevano?”; non fa che rodare il funzionamento e le conseguenze di freni e acceleratori nella relazione, fra possibilità di controllare le reazioni di Ralph e il rischio di perderne il contatto. Primi amori freschi e insicuri, dove l’intensità del ricercare è pari solo all’effetto delle esitazioni, nello sperimentare gradi di intimità mai concessi prima.
Un prezioso, irrinunciabile classico: la scrittura di Westall gode di un’eleganza impeccabile, più brusca nella tormenta di Bufera, avvolgente nella lenta presa di coscienza di Margaret. Il primo racconto ci era già arrivato, per Mondadori, nel lontano 1999 nella pioneristica collana “Short” di Margherita Forestan; questa lodevole riedizione lo ripropone insieme a Chapel farm come nell’originaria pubblicazione inglese (Methuen, 1996).
Fausto Boccati
(da LiBeR 122)