Il ruggito di Tigrotto
Philippa Leaters; trad. di S. Marconi
Lapis edizioni, 2018, 29 p.
€ 12,50 ; Età: da 3 anni
Ecco un incantevole albo per piccoli, che dai tipi di Walker Books approda in Italia grazie a Lapis. Il protagonista è un cucciolo di tigre tutto compreso in una missione semplice eppure decisiva per sancire la sua maturità: vuole spaventare qualcuno con il suo ruggito. Suo fratello assiste sornione e silenzioso ai suoi buffi tentativi. La struttura del breve racconto illustrato è perfetta, una doppia pagina per zampettare (nell’edizione originale il verbo, onomatopeico, è tiptoe, andare in punta di piedi, e il titolo originale potrebbe suonare come Tigrotto in punta di piedi), una facciata di sinistra per ruggire e una a destra per mostrare gli animali che non si spaventano affatto. La passeggiata di Tigrotto mette in pagina l’incontro con una galleria di abitanti della foresta, Cinghiale, Elefante, scimmie. Ma nessuno si spaventa mai, il ruggito di Tigrotto non è ancora terrificante come vorrebbe. Per spaventare le rane Tigrotto rivolge il suo ruggito all’acqua e… sorpresa, si ritrae spaventato davanti all’immagine specchiata delle proprie terrificanti fauci spalancate! La lettura è divertente e godibile già nella prima infanzia, le illustrazioni sapienti e capaci di rendere il ritmo e il dinamismo del piccolo felino. Philippa Leathers, inglese, ha una lunga esperienza di progettista nel cinema di animazione, leggibile nell’abilità con cui rappresenta le movenze plastiche di Tigrotto e le sequenze del suo zampettare silenzioso verso “la preda” da spaventare. La stessa autrice ha pubblicato altri albi illustrati per piccoli che vedono animali protagonisti, fra cui Nero-Coniglio, sempre edito da Lapis, che mette in pagina l’interessante rapporto fra i cuccioli e la propria ombra.
Il finale de Il ruggito di Tigrotto ricompone l’esperienza inattesa e in qualche modo spaventosa con la conquista della conoscenza di sé. Il piccolo lettore ha sicuramente voglia di rileggere il contrappunto fra lo zampettare del tigrotto e le sue movenze disegnate, la ripetizione e poi la rottura improvvisa sono calibrati con abilità e grazia che poi confluisce in un finale pacificato; l’albo presenta un protagonista nuovo e vivace, piccolo, che si unirà ai giovani lettori nella loro ricerca di esperienze in cui scoprire qualcosa di nuovo rispetto a quello che si stava cercando.
Marcella Terrusi
(Da LiBeR 119)