C’è un rinofante sul tetto!
Maryta Van Der Vyver, ill. di Dale Blankenaar
Trad. di C. Dalla Zorza, V. Portioli
Lupoguido, 2018, 30 p.
€ 14,00 ; Età: da 3 anni
Quando Guido Tommasi, editore specializzato in cucina, ha deciso di pubblicare libri per l’infanzia, ha acquistato immediatamente i diritti di C’e’ un rinofante sul tetto! un albo che arriva direttamente dall’Africa imponendosi con i suoi colori scuri, molto nero, un corpo slanciato e una irriverente ironia. L’illustratore Dale Blankenaar, che ha al suo attivo 30 libri, ha interpretato con un taglio decisamente cinematografico il testo di Marita Van Der Vyver, sfruttando appieno volumi e superfici del libro, sia quando chiuso che aperto.
Il protagonista, Daniel, è un bambino che va a dormire a casa dei nonni per la prima volta, portandosi appresso la valigetta contrassegnata e l’orsacchiotto: sembra volersi far coraggio, in copertina, prima di entrare nella casa isolata che sale sale fino ai rami e alle stelle, nel pieno del fitto di un bosco scuro e popolato. Ma già nei risguardi lo vediamo salire le scale in legno di un appartamento molto tradizionale, con le sue carte da parati a strisce.
Nonno e nonna, pur ritratti nella prevedibile lettura serale, non hanno altro tratto usuale - e pure la casa è molto moderna in un’alternanza tra vintage e contemporaneo che caratterizza l’intera storia. Dale Blankenaar si deve essere proprio divertito ad affiancare, nella libreria di Daniel, grandi classici di avventura come 20.000 leghe sotto i mari, L’isola del tesoro, e Kipling, titoli che fanno parte del nostro immaginifico pur non esistendo in realtà: Creature degli abissi e Uomo delle nevi. Voltando pagina cambia radicalmente la prospettiva, portandoci in alto, quasi fino al comignolo, dove presenze misteriose popolano le fantasie di Daniel, diventando ora Rinofanti, Coccopotami, Dragoraffe blu, Cervorilla e leoni mano a mano che le luci si spengono e il buio sopravanza, con i suoi rumori, gli scricchiolii e le luccicanze notturne. Il repentino ribaltamento dei punti di vista si gioca anche attraverso le fantasie della biancheria da letto e della tenda da doccia. Una boccata di ottima aria quindi arriva nel panorama dell’editoria per l’infanzia, con Lupoguido, che sembra non temere le sfide cartotecniche e nemmeno la diffusa resistenza verso i libri scuri, che tanti librai sanno essere molto faticosi da vendersi.
Francesca Romana Grasso
(da LiBeR 119)