Il grande libro del piccolo
Tashi Ann e Barbara Fienberg; ill. di Kim Gamble
Piemme, 2007, p. 376
(Il battello a vapore)
€ 15,90 ; Età: da 6 anni
Il piccolo Tashi sa raccontare le storie più incredibili del mondo. Non è alto di statura. Infatti è arrivato a casa di Jack trasportato da un cigno, dopo essere scappato dal Signore della Guerra, al quale lo avevano venduto i suoi genitori per comprarsi un biglietto per un viaggio aereo. Anche se Tashi non è favorito dalla statura ha però la fortuna di avere un cervello che riesce a superare le più imprevedibili e terribili avventure: trova un anello che lo fa diventare invisibile, incontra una bambina piccola come un grillo che gli predice il futuro, è amico del cigno che lo ha fatto fuggire e che ancora una volta lo salva dal Signore della Guerra, che è venuto a cercarlo.
Nel volume Il grande libro del piccolo Tashi sono raccolti tutti e sei i volumetti che le autrici hanno pubblicato con le vicende di questo imprevedibile protagonista. In Italia conoscevamo soltanto la prima, pubblicata anni fa dalla Fabbri, ma adesso di Tashi sappiamo tutto. La storie di questo prestigioso protagonista basterebbero da sole a incantare bambini dai quattro-cinque anni a cui vengono lette a voce alta o bambini di sette-otto anni che possono leggerle in modo autonomo. E c’è una ragione sostanziale: a un testo di grande fascino che fa scattare nell’ascoltatore o nel lettore un immediato processo di identificazione, si aggiungono intere pagine (forse superiori alla parte scritta) di immagini in bianco e nero che non svolgono soltanto una funzione illustrativa ma che spesso costituiscono una parte integrante del racconto. Uno dei grandi meriti del libro è proprio questo: consentire in stretta armonia simultanea le due forme di lettura parola e immagine. Con il vantaggio che quest’ultima è in bianco e nero e richiede quindi una maggiore intensità di attenzione perché non ha il fascino (che può risultare superficiale) del colore. La figura di Tashi è quella dell’eroe-bambino, capace di imprese prodigiose che suscitano sempre nel lettore, oltre all’ammirazione, anche una esigenza di giudizio sui personaggi che determinano il succedersi degli avvenimenti. Esemplare, in proposito, è l’ultima storia dichiaratamente modellata su quella del pifferaio magico di Hamelin: se ha torto chi non mantiene il promesso pagamento, ha ragione chi punisce i bambini?
Roberto Denti
(da LiBeR 79)