Bimba da grande
Marinella Barigazzi, ill. di Ursula Bucher
Lapis, 2007, p. 32
(I due per due)
€ 11,00; da 5 anni
I bambini immaginano il loro futuro in maniera insolita: o lo pensano in contrasto con tutto ciò che raccomandano loro gli adulti o si sentono ingenuamente padroni di fare ciò che vogliono. La loro aspirazione, infatti, è quella di avere una grande libertà in cui muoversi a loro piacimento per un futuro pieno di gloria, di scelte felici, di imitazione dei grandi che non seguono le regole imposte ai piccoli. Perchè è proibito mettersi le mani nel naso quando lo zio Federico lo fa? Questo è un diritto futuro acquisito dalla bambina protagonista, che da grande non avrà più paura del buio e dei tuoni, presenterà a tutti il suo amico invisibile e con lui prenderà in giro la tata che la chiama peste, si sposerà con Fabio vestita di giallo e con Alessandro vestita di verde e avrà tre gemelli: uno biondo, uno bruno e uno pelato, ma lascerà l’orsacchiotto a mamma e papà così quando andranno a dormire la sogneranno e se qualcuno la chiamerà bimba risponderà che lei è grande. Il maschietto, invece, popola ugualmente i suoi sogni con un grande desiderio di libertà, come andare a scuola da solo in motorino con il suo amico. Naturalmente anche lui si sposerà, farà il calciatore, il pilota, il batterista e solo il lunedì lo dedicherà al giardino. La rivincita più grande nei confronti degli adulti sarà quella di lavarsi le mani dopo aver mangiato, (perché allora sì che sono sporche!), e poi dare la pagella alla maestra che boccerà. Anche lui come la bimba avrà dei figli e quando se ne andrà a vivere da solo lascerà ai genitori il suo coniglietto Puffy, ben nascosto nel barattolo del miele, così quando lo troveranno penseranno a lui. E a chi gli dirà di non fare i capricci come un bambino piccolo, risponderà che lui è grande. I libri fanno scoprire ai lettori la possibilità di immaginare domani straordinari, a breve e a lungo termine, imitando e nel contempo vendicandosi degli adulti che con le loro costrizioni invadenti e con i loro perenni agguati affossano i desideri dai piccoli considerati legittimi. Le illustrazioni, chiare, semplici e simpaticamente ironiche presentano dei protagonisti grassocci con due faccine molto impertinenti che spiccano sulla pagina bianca arricchita da elementi che completano le figure e le parole che si notano per i differenti formati.
Maria Letizia Meacci
(da LiBeR 79)