Pedagogia del quotidiano
Penny Ritscher
Con una riflessione introduttiva di Gianfranco Staccioli
Firenze, Giunti, 2011, 143 p.
(Giunti Universale Scuola)
ISBN 978-88-09-75829-2 - Euro 10,00
Quarta di copertina
Ci troviamo di fronte a un'emergenza culturale nuova: bambini agitati e immaturi, che parlano poco o male, intrappolati negli stereotipi dei mass media e nei desideri indotti dalla pubblicità.
Bambini coccolati, colmi di cose ma poveri di autonomia, che non sanno più giocare con ''niente'', organizzandosi tra loro in progetti infiniti. Rispecchiano una società in crisi (non solo economica).
La scuola può rapprentare un'oasi di buon senso e di calma, ma occorre ripensare la scala dei valori, superare l'ansia di una presunta ''produttività'', ritrovare il tempo per organizzare un ambiente quotidiano ricco di esperienze dirette, coltivare il piacere del pensiero, parlare e ragionare insieme.
L'autrice
Penny Ritscher è nata a New york nel 1941. Si è laureata in filosofia, e si è specializzata in educazione musicale e motoria presso l'Istituto Orff a Salisburgo. Dal 1972 vive in Italia dove lavora in campo educativo. E' docente dei C.E.M.E.A., movimento di educazione attiva. Ha pubblicato Coccole musicali (Il Capitello, 1994 e 2003); Cosa faremo da piccoli? Verso un'intercultura tra adulti e bambini (Junior, 2000); Il giardino dei segreti. Organizzare e vivere gli spazi esterni nei servizi per l'infanzia (Junior, 2002); Vivere a scuola. Programmare per situazioni (con G. Staccioli, Carocci, 2005).
Dall'indice
Una scuola controvento. Riflessione introduttiva di Gianfranco Staccioli
Prima parte - Un'oasi di buon senso ripensando-ci
1. Un immaginario colonizzato
2. Emergenza genitori
3. Lento è bello
4. Le scuole invisibili
5. Educare accanto
6. Discipline diffuse
7. Continuità "0-6" e "6-0"
Seconda parte - Risorse sommerse nelle pieghe del quotidiano
1. Le relazioni
2. Storie personali
3. La vita quotidiana
4. Il girdino
5. Imparare a giocare
6. Il tempo educativo
Alcuni "slogan" per una scuola slow
Slow school
P. Ritscher | Giunti, 2011