Milano: la Biblioteca del Centro Benedetta D’Intino Onlus Tutti i bambini hanno il diritto di accedere ai libri ed alla lettura. In particolare, i bambini con disabilità comunicative rischiano più degli altri di non essere “sentiti”: di non poter leggere il libro che vorrebbero, di non poter far domande, scherzare, ricordare, quando si legge loro un libro.
La disabilità di comunicazione è presente in molte disabilità ed è una delle più importanti barriere alla partecipazione dei bambini disabili nei luoghi della comunità (biblioteche, sport, ecc.). Rapportarsi ed interagire con i bambino con disabilità comunicativa può sembrare difficile e richiede particolari strategie ed attenzioni da parte dei partner comunicativi che erogano servizi pubblici.
I riferimenti internazionali
La realizzazione della Biblioteca Speciale del Centro Benedetta D’Intino onlus è stata ispirata dai movimenti che negli ultimi anni stanno caratterizzando il panorama scientifico internazionale sul tema dell’accessibilità. In particolare in Australia, in Canada, in America del Nord e a Singapore si stanno sviluppando nelle biblioteche di pubblica lettura approcci fortemente ispirati all’accessibilità fisica e architettonica degli spazi. Il concetto di “Libraries for all” il cui movimento precursore è il “Design for all” è ormai un concetto che si sta diffondendo dagli anni ’90, portando all’attenzione della comunità il tema dell’accessibilità degli spazi pubblici. Con riferimento al concetto di “Libraries for all” in particolare si intende inoltre l’implementazione di sistemi e risorse di comunicazione (tabelle, ausili, ecc.) per aiutare le persone con difficoltà di comunicazione ad accedere alle biblioteche pubbliche e alla lettura.
La Biblioteca Speciale
La biblioteca speciale dedicata ai bambini con disabilità motorie e di comunicazione è stata inaugurata nel 2007, con lo scopo di sostenere la comunicazione e l’interazione sociale, supportare l’emergere della letto-scrittura, l’autonomia e avvicinare al piacere del libro e della lettura questi bambini offrendo loro, in particolar modo ai bambini con disabilità comunicativa, occasioni di partecipazione e di interazione sociale.
In breve, la Biblioteca Speciale è stata creata perché:
- Le esperienze di lettura sostengono la comunicazione e l’interazione tra adulti, bambini e pari.
- I bambini possono riconoscere nelle storie le loro esperienze ed emozioni e trovare una maniera per esprimerle. Purtroppo la lettura condivisa con un adulto non è un’attività frequente per i bambini con gravi difficoltà di comunicazione; i loro genitori, infatti, dedicano gran parte del tempo alla loro cura e assistenza. La lettura è spesso utilizzata solo per insegnare concetti e per testare la loro comprensione, ma dovrebbe soprattutto rimanere un momento importante e piacevole della giornata.
- Leggere supporta l’emergere della letto-scrittura
- Per questa ragione la lettura è un diritto per i bambini con disabilità e deve diventare un’esperienza che fa parte della loro vita quotidiana. I bambini con grave disabilità comunicativa hanno bisogno di interagire con libri adatti alle loro esigenze e di essere aiutati dai loro partner comunicativi a partecipare attivamente attraverso modalità appropriate.
Leggere supporta l’autonomia
Una biblioteca speciale offre molte opportunità per diventare più indipendenti ed autonomi. I bambini con disabilità devono essere sostenuti nelle attività di lettura, scegliendo i libri autonomamente, avendo la possibilità di leggere il loro libro preferito tutte le volte che vogliono, facendo domande e commenti, decidendo quando leggere e per quanto tempo. Devono poter decidere quando voltare pagina e devono avere la possibilità di controllare la lettura e di interagire con il bibliotecario.
La biblioteca è posta a piano terra ed è facilmente accessibile, l’ampiezza della stanza consente la mobilità interna sia con carrozzine che con altri ausili di deambulazione. Gli scaffali sono stati progettati appositamente per la biblioteca con piani regolabili in altezza ed inclinazione, dotati di un robusto mano-corrente al fine di facilitare il più possibile l’accesso ai bambini con difficoltà motorie. I libri della biblioteca sono stati scelti, secondo alcuni criteri, tra quelli in commercio e sono stati adattati, resi più resistenti (smontandoli, ricostruendoli con nuovi materiali, scannerizzandone alcune pagine) e accessoriati per facilitarne lo sfogliamento. Alcuni libri sono stati ingranditi in base alla complessità visiva del bambino o posti su uno sfondo che aumenti il contrasto; inoltre la biblioteca è fornita di leggii, volta-pagina, materiali antisdrucciolo per rendere i libri più stabili e non soggetti ai movimenti involontari spesso presenti in questi bambini. In questo modo anche bambini con disabilità possono rilassarsi in una posizione comoda, prendersi tutto il tempo necessario e assaporare il piacere di leggere un libro scelto da loro.La biblioteca è inoltre dotata di tabelle di comunicazione, ausili etc. a supporto della comunicazione in Biblioteca e durante la lettura.
I servizi del Centro Benedetta D’Intino
Il Centro Benedetta D’Intino onlus di Milano nasce nel 1994 come associazione senza scopo di lucro con il fine di aiutare bambini e adolescenti con disturbi psicologici, di offrire sostegno alle loro famiglie e di favorire la comunicazione e l'autonomia in bambini carenti o privi di linguaggio orale.
La sinergia tra professionalità differenti ha portato il Centro a strutturare la propria attività in due diversi Settori accomunati da un’unica mission: aiutare i bambini che soffrono di disagio psicofisico. I due ambiti di attività sono il settore di Psicoterapia e il settore di Comunicazione Aumentativa Alternativa.
La Comunicazione Aumentativa Alternativa nasce negli anni ’70 in Canada, dall’osservazione e dallo studio di persone affette da disturbi neuro-motori. Nel 1983, con la creazione dell’I.S.A.A.C. (International Society of Aumentative and Alternative Communication), viene ufficialmente riconosciuta dal mondo scientifico nord-americano, come specifico ambito di studio e di intervento. In Italia la diffusione della C.A.A. registra un notevole ritardo, soltanto negli ultimi dieci anni, grazie all’intenso lavoro di alcuni primi “pionieri” tra cui la dott.ssa Rivarola e alla creazione nel 2002 di ISAAC ITALY, sezione italiana di ISAAC (www.isaacitaly.it), la C.A.A. ha iniziato a suscitare l’interesse degli ambienti riabilitativi e delle famiglie.
Servizio Clinico di Comunicazione Aumentativa Alternativa
Il Settore di C.A.A. offre un servizio ambulatoriale di valutazione e di intervento in Comunicazione Aumentativa Alternativa (C.A.A.) rivolto a bambini e adolescenti carenti o privi di linguaggio orale e ai loro principali partners comunicativi: genitori, familiari, insegnanti ed educatori.
Scuola di Comunicazione Aumentativa Alternativa
Presso il Centro Benedetta D’Intino è attiva dal 1996, unica in Italia, la Scuola di Formazione in Comunicazione Aumentativa Alternativa (C.A.A.), rivolta agli operatori che si occupano della riabilitazione e dell’educazione. Suo scopo è fornire nozioni teoriche e competenze pratiche per sostenere lo sviluppo comunicativo e facilitare la comunicazione di bambini e adolescenti con disabilità.
GENERE
Spazi e servizi
REFERENTI DEL PROGETTO
Gabriella Veruggio, Elena Bortolozzi
DESTINATARI
Bambini con difficoltà motorie e di comunicazione
DURATA DEL PROGETTO
Permanente
LUOGO DI SVOLGIMENTO
Milano
ENTE PROMOTORE DEL PROGETTO
Centro Benedetta D’Intino Onlus
Via Cercognani 17, 20122 Milano
Tel/fax 02 39263940
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Url: www.benedettadintino.it
RESPONSABILE
Responsabile clinico operativo: Dott.ssa Emanuela Maggioni – Neuropsichiatra infantile