La storia di Edita (Dita) Adlerova, relativa agli anni delle ripetute deportazioni e in particolare alla permanenza nel campo di concentramento di Auschwitz, viene riproposta ai lettori più giovani in questa graphic novel che ne restituisce tutti i passaggi salienti attingendo alla versione romanzata di Antonio Iturbe (La bibliotecaria di Auschwitz, nella riedizione italiana del 2020). Dita nasce a Praga e ha 13 anni quando nel 1942 viene inviata insieme alla famiglia nel ghetto di Terezìn da dove, alla fine del 1943, verrà deportata nel campo di Auschwitz, destinazione Blocco 31 del Settore BIIb, per l’esattezza. Qui i nazisti allestirono, in via del tutto sperimentale, quella macabra messinscena che doveva dare una parvenza di normale vita comunitaria e familiare agli occhi indiscreti degli ispettori, inviati dagli organismi di controllo internazionale. Un’apparente normalità, ma anche un relativo allentamento della furia delle atrocità nazista, che diede modo ai prigionieri di organizzare per i bambini una scuola clandestina, nella quale si custodiva una micro biblioteca: otto volumi in tutto, fra i quali un atlante geografico, un manuale di geometria e un trattato di psicoanalisi. Mettendo ripetutamente a rischio la propria incolumità, Dita ebbe l’incarico di preservare questo piccolo-enorme capitale culturale; e ad affidarle la responsabilità fu il capo-blocco Fredy Hirsch, ebreo di origine tedesche, altro protagonista fondamentale di questa incredibile storia. L’intera vicenda risalta per le profonde risonanze simboliche: la cultura, la parola e la conoscenza si confermano irrinunciabili strumenti di resistenza, punti di svolta e potenti antidoti alle derive della Storia e al buio delle coscienze. Ed è importante che una voce così universale e autentica venga riproposta anche con linguaggi più fruibili e attuali, come nel caso di questa sceneggiatura, che comprime nella forma rapida e sintetica del fumetto senza per questo rinunciare all’attendibilità delle fonti storiche. Dalla testimonianza verbale-diretta al diario, dal romanzo al fumetto, tante possibili forme entro le quali preservare una memoria collettiva e condurla attraverso le generazioni.
Fausto Boccati (da LiBeR 138)
La bibliotecaria di Auschwitz
Salva Rubio,
ill. di Loreto Aroca;
trad. di F. Ferrucci
Il Castoro, 2023, 134 p.
€ 15,50 ; Età: da 12 anni