Che cosa ha di speciale il romanzo Brutto e cattivo per catturare l’attenzione di ragazzi e adulti e diventare un punto di riferimento nella lotta contro il bullismo? Apparentemente è una storia di sofferenza sia fisica che psicologica raccontata in prima persona dall’autore. Se è vero che ogni creatura ha diritto a un pezzetto di felicità in questo nostro pianeta sempre più fragile e travagliato, nel caso qui descritto dalla nascita all’età adulta, il risultato sembra raggiunto. Ma molti sono stati i periodi difficili per Raffaele e i suoi genitori. Nascere con la rarissima sindrome di Traecher-Collins comporta gravi “malformazioni alle ossa della testa, con inevitabili ricadute sul sistema respiratorio e uditivo.”. Non implica tuttavia danni all’attività celebrale né alla capacità di apprendimento. Il dolore provato dai genitori quando vedono il loro bambino è grande tanto quanto il coraggio che dimostrano nell’affrontare insieme un percorso pieno di ostacoli. Racconta Raffaele citando Pinocchio: “In qualche modo non ero un bambino vero, ma Geppetto e la Fata dai capelli turchini credevano che avrei potuto diventarlo.” Metà del volto deforme, mento e orecchio destro quasi inesistenti: una faccia che non poteva che destare impressione, tanto più nei bambini quando Raffaele comincia a frequentare le scuola. Di contro ha dietro di sé una famiglia unita pronta a sfidare l’impossibile per migliorare le sue condizioni attraverso visite mediche e interventi chirurgici. E soprattutto un fratello maggiore che lo accetta così com’è e che lo ama subito.
Ma l'impatto con la scuola è traumatico, il tema del “diverso” diventa scottante, tanto più che Raffaele è un ragazzino sensibile e intelligente e non può fare a meno di notare il disagio che crea intorno a sé. La sua anomalia cranio facciale è evidente; desta paura, ilarità e la crudeltà di alcuni adolescenti, ma per fortuna ci sono anche ragazzi pronti a offrire aiuto, gentilezza e amicizia. Raffaele riuscirà così a individuare la sua strada in un groviglio di sentimenti contrastanti, con la certezza che in fondo chi può essere considerato normale? Basta mettersi alla prova e avere fiducia in se stessi e la cosiddetta normalità può apparire addirittura limitata e mediocre.
Paola Benadusi Marzocca (da LiBeR 134)
Brutto e cattivo
Raffaele Capperi
DeAgostini, 2021, 208 p.
€ 14,90 ; Età: da 12 anni