Il chiarore a zig zag di un lampo e una finestra sul buio assoluto di una notte ottocentesca. Il desiderio sorprendente in una ragazza non ancora diciannovenne: scrivere un’opera che colpisse il mondo. Una bambina che aveva imparato a sillabare sulla lapide della madre, che si era nutrita dei libri di lei – antesignana dei diritti delle donne – e che aggrappata alla gamba del padre filosofo aveva ascoltato storie di terrore; poi una notte unica nella sua vita e nella storia della letteratura, tra discussioni sulla scienza e i suoi confini etici, esseri spaventosi, blu neri ma anche rossi… fino all’apparizione di una creatura abnorme oppressa dal disamore del mondo, che la scrutava…
“Come ho potuto io, allora così giovane, arrivare a concepire e a sviluppare un’idea tanto mostruosa?”. Così avrebbe scritto nel 1831 Mary Shelley nella seconda prefazione al suo Frankenstein ossia Il moderno Prometeo: il romanzo sarebbe uscito nel 1818 con scandalo e successo, producendo nel tempo anche una miriade di rivisitazioni.
E alla stessa domanda si sarebbe oggi ispirata Lynn Fulton, autrice di Il mostro di Mary. Come Mary Shelley ha creato Frankenstein, picturebook da cui sono tratte le suggestioni di cui sopra, segnate dalla cifra visuale intonata e fumé di Felicita Sala.
Vi ritroviamo le circostanze ideative rivelate dalla scrittrice stessa e riprese nella biografia di Muriel Spark: il suo soggiorno vicino alla villa di Byron a Ginevra nell’estate del 1816 – Mary era in fuga per l’Europa con Percy Bysshe Shelley, suo futuro marito – le giornate di pioggia a casa a leggere storie inquietanti, fino alla proposta del padrone di casa di sfidarsi scrivendo ciascuno un racconto di fantasmi; nell’aria i discorsi sul galvanismo e il rinvenire della materia inanimata… Fino alla notte di Mary, unica donna e la sola, dopo un iniziale blocco creativo, a portare a termine il compito.
Dove invece l’autrice dell’albo interviene è nell’ accenno esplicito alla forza tenera del legame con la madre, Mary Wollstonecraft, acutamente collegando il mostruoso, non solo alla materia narrata in Frankenstein, ma al modo in cui a quel tempo si reputava il fatto che una donna potesse avere opinioni, scrivere e pubblicare.
Maria Grosso (da LiBeR 129)
Il mostro di Mary
Lynn Fulton,
ill. di Felicita Sala;
trad. di L. Taiuti
Splen, 2020, 40 p.
€ 15,00 ; Età: da 9 anni