Mio amore ha 18 anni. Pubblicato in Francia nel 2002, è arrivato da poco in Italia grazie a Topipittori con una nuova copertina, dove troviamo i due protagonisti della storia stretti in un abbraccio buffo quanto le loro fattezze. La Alemagna è da sempre una sperimentatrice e in questo albo, che è uno dei suoi primi libri, si cimenta in una tecnica per lei nuova all’epoca, cioè quella del cucito e del ricamo. Un tecnica antica per raccontare una tematica a lei cara che ritroviamo in diversi suoi albi: quella dell’identità. Il protagonista di Mio amore si presenta sin dalla prima pagina come uno strano animale, un coso bizzarro, con i peli di un cane e la testa di un maiale. Ogni personaggio che incontra tenta di appioppargli un nome, di definirlo. Diventa allora un gatto, una scimmia, un topo e perfino un leone, a seconda di chi si rivolge a lui, ma il fatto è che lui non è nessuna di queste cose. Ecco allora che, di fronte a tutte queste aspettative deluse, lo strano animale vacilla e si chiede: ma insomma, chi sono? La svolta avverrà nell’incontro con chi non è interessato a indagare e trovare una definizione, ma solo ad amare, in maniera totale e senza esitazioni. In questa storia ritroviamo la ricerca di se stessi che nasce però non da un interrogarsi spontaneo del protagonista, bensì dalla necessità di chi lo circonda di suddividere la realtà in categorie, di ordinare il mondo. La bellezza del coso bizzarro invece risiede nello sfuggire a queste restrizioni e senz’altro qualcuno riuscirà a coglierla senza il bisogno di dagli un nome o di trasformarlo in ciò che non è. Non a caso lo strano animale non è mai raffigurato nella stessa identica maniera in ogni pagina, ma i suoi colori, il mantello, le fattezze variano leggermente da illustrazione a illustrazione. Senza dubbio questo è da imputarsi anche alla tecnica di ago e filo utilizzata dall’autrice, che contribuisce inoltre a creare un’atmosfera sognante, con segni e linee basiche. Prima di Nel paese delle pulcette e I Cinque Malfatti, scopriamo così che la Alemagna ci aveva già regalato un albo che indagava sull’identità, sul non conformismo, sulla bellezza della semplicità o forse sul rendere semplice ciò che solitamente tendiamo a complicare.
Giulia Romualdi (da LiBeR 129)
Mio amore
Beatrice Alemagna
TopiPittori, 2020, 28 p.
(Albi)
€ 18,00 ; Età: da 3 anni