Novità in uscita a febbraio
TANTE INTELLIGENZE | A COSA PENSANO ROBOT, STELLE MARINE E TOSTAPANE?, MATTEO LOGLIO
17 x 24 cm
56 pagine
18 euro
ISBN 9788875708887
Testi in italiano
Matteo Loglio
TANTE INTELLIGENZE
A cosa pensano robot, stelle marine e tostapane?
L’intelligenza è una delle tante forze nell’universo: ci permette di capire, comunicare, collaborare. Ma non penserete che gli esseri umani
siano l’unica specie intelligente sul pianeta! I polpi, le stelle marine e gli elefanti, ma anche gli alberi di una foresta, hanno tutti intelligenze
diverse dalla nostra. E c’è un altro tipo di intelligenza, quella che l’uomo sta imparando a creare in laboratorio: l’intelligenza artificiale.
Per ora può fare cose semplici, ma ci sta già aiutando in tante attività (sa persino comporre nuova musica!). Con il tempo gli oggetti che
usiamo ogni giorno diventeranno sempre più intelligenti: immaginate automobili che comunicano tra loro per non fare più incidenti, o
sveglie capaci di svegliarci proprio quando avremo meno sonno… Cosa penseranno? Come ci tratteranno? E noi come trattiamo le altre
intelligenze? Con Tante intelligenze Matteo Loglio ci fa sbirciare nel futuro e immaginare un mondo dove pentole, macchine e tostapane
saranno intelligenti quanto noi (o forse di più). Senza dimenticarci del compito che ci spetta nel presente: essere i più intelligenti del
pianeta vuol dire anche essere responsabili di tutti gli altri.
Matteo Loglio - è un designer del prodotto e dell'interazione, e fondatore di oio - un nuovo studio di design sperimentale, basato a Londra
ma di respiro internazionale. I suoi progetti si collocano tra l'avanguardia tecnologica e creativa, attraverso prodotti sperimentali grandi e
piccoli, spesso i primi nel loro genere. Di recente ha progettato uno strumento musicale per Google, ha insegnato ad un fiume di Londra
a comporre poesie utilizzando l'intelligenza artificiale, ed ha fondato la società ed-tech Primo Toys, dalla quale è nato Cubetto, un piccolo
robottino di legno che sta cambiando la vita ai milioni di bambini che lo utilizzano tutti i giorni.
Matteo insegna e parla di design e creatività in università, centri culturali e hackspaces di tutto il mondo. I lavori di Matteo ricevono
copertura mediatica da testate internazionali quali TIME Magazine, The New York Times, Le Monde, The Guardian, Domus, Wired e
molti altri. I suoi oggetti a volte si possono trovare in posti come il MoMA a New York, il V&A Museum a Londra o in Triennale a Milano.
COSTRUIREMO UN NUOVO MONDO, JAMES M. BRADBURNE, FEDERICA ROSSI
17 X 24 cm
32 pagine
rilegatura a punto metallico rosso
8,00 euro
ISBN 9788875708979
Testi in italiano
COSTRUIREMO UN NUOVO MONDO
La straordinaria storia della collezione Adler inizia con una valigia malconcia di pelle marrone. Nel 1933 gli architetti Hand Edward e
Hedwig Adler fuggono dalla Germania nazista e si rifugiano in Inghilterra. Alla loro morte, nel 1986, la figlia Susan sgombrando il loro
appartamento a Colonia trova in soffitta una valigia con un tesoro: 257 libri sovietici per bambini, di cui 169 in russo, 85 in ucraino e 3
in yiddish, per la maggior parte pubblicati fra la fine degli anni Venti e il 1933. Nella terra dei Soviet i primi anni dopo la Rivoluzione
d’Ottobre furono un momento di intensa creatività e di particolare attenzione all'infanzia, e i volumi della collezione Adler sono
testimonianza di questo periodo unico della storia del Novecento. All’interno della collezione vi sono anche edizioni rare e di maestri
come Vladimir Lebedev, Vera Ermolaeva e Aleksandr Dejneka, uno dei maggiori artisti sovietici. Il volume “Costruiremo un nuovo
mondo”presenta numerose illustrazioni dei libri e racconta la storia di questa preziosa collezione, offrendo anche uno spaccato sul mondo
dell'illustrazione e della cultura sovietica di quegli anni. Pubblicato in occasione della mostra “Tempi Terribili – libri belli” inaugurata il 20
gennaio alla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, il libro contiene i testi del direttore della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca
Braidense James M. Bradburne e della curatrice della mostra Federica Rossi.
James M. Bradburne - (Toronto, 1955) è architetto, designer e museologo anglocanadese. Ha diretto, a vario titolo, diverse strutture
museali o culturali, tra cui il New Metropolis science and technology centre di Amsterdam, il Museum für Angewandte Kunst di
Francoforte sul Meno, la Next Generation foundation nel Regno Unito. Dal 2006 al marzo 2015 è stato direttore generale della
Fondazione Palazzo Strozzi. Dal 2015 è direttore generale della Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Nazionale Braidense.
Federica Rossi - storica dell’architettura, storica dell’arte, slavista, indaga i rapporti architettonici e artistici fra l’Italia, l’Europa
Occidentale e la Russia/URSS. Ha lavorato a vario titolo presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, l’Archivio del Moderno (Università
della Svizzera Italiana), l’Università MARCHI di Mosca, il Politecnico di Torino. Attualmente svolge attività di ricerca al Kunsthistorisches
Institut in Florenz e insegna all’Università degli studi di Firenze. Tra i vari premi ricevuti figura il premio internazionale J. Ackerman.