A tutti quegli adulti che già da bambini si preoccupavano per i loro cari, quando i genitori tardavano a rincasare. Il motivo dell’attesa è una delle quintessenze della letteratura, del teatro, del cinema: cosa accadrà dopo? E adesso?
Pure, per quelle anime che conoscono il peso dell’angoscia fin dall’infanzia, la paura di perdersi in un tempo ghiacciato in cui il papà e/o la mamma non torneranno più, c’è un surplus di dolore che recalcitra a conforti letterari. Altro è temere davanti a un libro o a un film – pur magnifici – e altro sentire il peso dell’assenza sulla pelle, il vuoto che i minuti sembrano non colmare mai.
Forse in quel gerundio voluto da Beckett a intessere il baratro crudele dell’attesa – anche quella per antonomasia destinata a restare senza speranze – c’è la possibilità di provare ad abitare quei meandri con percorsi lenitivi di parole. In questi delicati territori si è spinta con sensibilità Lorenza Farina con Le orme di papà, albo inseparabile dall’abbraccio visuale caloroso e terso di Eleonora Pace.
È quasi Natale nello spazio di attesa di Arturo, Natale di profumi di mandorle tostate e legna che scoppietta nel camino, ma anche di strade gelate e di un papà che dovrebbe tornare ma che – a detta della mamma – al cellulare non risponde. E qui ognuno/a può fare le proprie riflessioni sulle attese vissute da bambino/a in ere con o senza telefoni portatili. Poi la pagina di un quaderno a quadretti, un disegno a matita di se stesso e del papà insieme nella lettera a Gesù Bambino che la mamma gli suggerisce di inviare. Arturo scruta tracce d’ansia sul volto di lei, poi la vede distendersi nei ricordi (sulle spalle le spuntano ali a matita), le sue antenne empatiche sono più che mai vigili, legge il sentire della madre, ma al tempo stesso affiora in lui la paura: e se il papà non tornasse?
Da qui in poi è un innaffiare il deserto dell’attesa con il ristoro della memoria di istanti vissuti col padre, epifanie che Pace acutamente immagina come suggestioni nitide e rassicuranti – il papà che rincorre con lui le lucciole, osserva le forme delle nuvole, gli confida i grattacapi che lo appesantiscono. Allora, al di là del felice scioglimento, è questo amore che vince sul tempo atroce dell’attesa.
Maria Grosso (Da LiBeR 126)
Le orme di papà
Lorenza Farina, ill. di Eleonora Pace
Il Ciliegio, 2019, 32 p.
€ 13,00 ; Età: da 3 anni