Nicola S. Barbieri
con la collaborazione di Chiara Carraro, Elisa Cavicchia, Elisa Malaguti, Elisa Massari e Giorgia Mezzetti
2. ed.
Cleup, 2008, 360 p.
(Scienze dell´educazione)
ISBN: 9788861291980 - €25.00
Quarta di copertina
La letteratura per l’infanzia è un vasto mare che porta a tanti approdi: dai classici testi per l’infanzia si arriva ai cartoni animati e ai videogiochi.
Per meglio orientarsi, si parte dalla fiaba che, narrata o letta, rimane sedimentata nel destinatario anche in età adulta: struttura originaria della narratività umana, essa è uno specchio del viaggio della vita. Per comprenderla meglio, ci affidiamo a Hans Christian Andersen, che trasfigura in una dimensione fantastica la vita quotidiana: dopo duecento anni, la sua capacità magica di animare aghi e soldatini rimane un faro per chiunque abbia a cuore l´immaginario del mondo infantile.
Il testo propone poi un’avventura nei Libri della Giungla di Rudyard Kipling, con Mowgli, il “cucciolo d’uomo” che diventa signore della giungla, e le sue storie, dalle quali lo scautismo ha attinto per costruire lo sfondo integratore del mondo dei Lupetti.
Con Esopo si perviene invece alla riscoperta della favola, forma narrativa antica e ora poco coltivata, sia come produzione letteraria sia come strumento educativo. Trattando di Pinocchio, si cerca di superare il luogo comune del suo percorso da burattino monello a bravo bambino, mettendo in evidenza angoscianti assenze educative. Con Roald Dahl, infine, autore più evocato che letto (e recentemente, solo visto al cinema), la letteratura per l’infanzia diventa strumento per mettere a nudo un mondo adulto incapace di essere soggetto intenzionalmente educante.
Il testo invita quindi ad un viaggio che approda ad autori e testi di diverse epoche, importanti per l’infanzia e per la sua letteratura, per riscoprire il piacere di naufragare, da adulti, in questo mare.
L'autore
Nicola S. Barbieri è ricercatore confermato in Storia della pedagogia nella Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; attualmente si occupa di storia della pedagogia angloamericana, dell’educazione fisica e dello sport, dello scautismo.
Dall'indice
Parte I - La letteratura per l'infanzia come pratica sociale e come disciplina accademica
Cap. 1. Introduzione alla letteratura per l'infanzia: i cobtorni epistemologici di una disciplina
Cap. 2. La fiaba come specie del raccontare: genesi, struttura, funzione
Parte II - Il tragimagico mondo di Hans Christian Andersen
Cap. 3. Hans Christian Andersen: la tormentataricerca di una dimensione espressiva
Cap. 4. Una ricognizione nei territori narrativi di Hans Christian Andersen: la versione romantico-patriottico della leggenda di Holger il Danese
Cap. 5. Hans Christian Andersen scrittore e patriota danese: un'immagine diversa di un autore universalmente noto attraverso alcune sue fiabe praticamente ignote
Parte III - Multiversi narrativi e poetici di Rudyard Kipling
Cap. 6. Rudyard Kipling: la giungla come metafora dell'esistenza umana
Cap. 7. L'utilizzo pedagogico della letteratura per l'inafznia kiplinghiana: la giungla come sfondo integratore del lupettismo (Chiara Carraro)
Appendice alla Parte III. Lineamenti di storia dello scoutismo
Parte IV - La favola tra fantasia e realtà
Cap. 8. Esopo nella leggenda e nella storia (Elisa Cavicchia)
Cap. 9. La favola e la letteratura per l'infanzia: una relazione complessa
Parte V - Qualcosa su Pinocchio
Cap. 10. Pinocchio, la famiglia, la società civile, lo Stato: storia di un personaggio a disagio
Cap. 11. Appunti per un processo a Pinocchio
Appendice alla Parte V. Pinocchio, questo sconosciuto
Parte VI - Roald Dahl
Cap. 12. Rivoltanti delizie. Un itinerario pedagogico e letterario nella vita e nelle opere di Roald Dahl (Elisa Massari)